Scarica gratuitamente il nostro dépliant sul sovraindebitamento

Cari consumatori,

in allegato articolo troverete molto materiale completamente gratuito e a vostra totale disposizione, dedicato alla legge 3/2012.

Questa legge, nota a molti come “Legge salva suicidi” è attiva dal 2012 e nel settembre del 2020 avrebbe dovuto essere superata dalla cosiddetta “Legge anti crisi”. Tale superamento, per una serie di ritardi, è slittato alla primavera 2022. Per questa ragione, in questo approfondimento, ci riferiremo esclusivamente alla normativa in vigore, promettendovi però un prossimo approfondimento anche sul futuro di questa materia e delle leggi che la amministreranno.

Parliamo di indebitamento e di sovraindebitamento. La differenza tra i due concetti sta in un ripetuto e quasi cronico stato di squilibrio tra i debiti e le entrate e proprietà del debitore.
Un caso di indebitamento può verificarsi in maniera sporadica, non continuativa, in relazione ad una specifica spesa.
Il sovraindebitamento, invece, è caratterizzato da una cronicità, dal perdurare di una condizione di debiti che si accumulano e sovrappongono e non riescono a raggiungere uno stato di equilibrio con le entrate (nel caso ve ne siano).
Spesso chi vive questa condizione si trova in uno stato di forte stress e proprio per questo la legge è nota come “salva suicidi”.

La corretta informazione può aprire molte porte. Per questo vi proponiamo materiale semplice e gratuito per capire, senza alcun impegno, se possa valere la pena fare qualche accertamento e chiedere un appuntamento.

La legge 3/2012 infatti tutela e preserva prima di ogni altra cosa il principio di sopravvivenza. Principio secondo il quale DEVE essere garantito un piano di ristrutturazione del debito, basato sul fatto di garantire la sopravvivenza e sussistenza dignitose del debitore e della sua famiglia.

Per saperne di più:

E’ possibile accedere al testo originale della legge cliccando: Testo legge 3/2012;

E’ possibile scaricarla in formato pdf cliccando qui: DEPLIANT Indebitamento e sovraindebitamento: come tutelare il consumatore utente nel mondo economico finanziario.

Nel caso riteneste di voler approfondire una condizione personale è possibile chiedere un appuntamento a Federconsumatori. In questo modo potrete iniziare a capire quale sia la vostra situazione rispetto al quadro normativo vigente e quali siano le vostre possibilità per risolvere il problema.

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Aggiornamento SALTA SU: trasporti gratuiti per gli studenti under 19 La piattaforma attivata il 25 agosto ha raggiunto 30.000 adesioni Ora si può recuperare il titolo gratuito anche in caso di PIN errato

Come precedentemente scritto dal 25 agosto è attiva la procedura online necessaria agli studenti under 19 residenti in Emilia-Romagna iscritti alle scuole secondarie di II°grado statali, paritarie e istituti di formazione professionale per ottenere l’abbonamento gratuito per il percorso casa-scuola (bus e treni). L’abbonamento annuale gratuito, valido dal 1/09/21 al 31/08/22, andrà richiesto esclusivamente attraverso l’accesso con credenziale SPID al portale attivato dalla Regione Emilia-Romagna all’indirizzo: https://mobilita.regione.emilia-romagna.it/gratis

La richiesta potrà essere presentata da uno dei genitori se lo studente è minorenne o direttamente dallo studente se maggiorenne e dovrà essere accompagnata da un’attestazione ISEE 2021 del nucleo familiare uguale o inferiore a 30.000 euro. Al termine della procedura verrà rilasciato al richiedente uno o più PIN (diversi per bus o treni) necessari per richiedere alle imprese di trasporto preferibilmente tramite le piattaforme dedicate il rilascio degli abbonamenti gratuiti. Questi abbonamenti saranno caricati sulle tessere UNICA di FS per le tratte ferroviarie di RFI e MiMuovo e App Roger della Regione per bus e tratte ferroviarie FER.

Gli studenti emiliano-romagnoli under 19 iscritti alle scuole superiori di secondo grado (medie superiori) statali o paritarie sono circa 75.000, a cui si aggiungono 147.000 studenti under 14, più di 220mila in totale. La Regione ha complessivamente stanziato 4 milioni di euro per lo scorso anno scolastico, arrivando a 22 milioni di euro per il prossimo. Per gli studenti under 14 che frequentano le scuole elementari e medie è attivo per il secondo anno GRANDE che consente di richiedere l’abbonamento gratuito senza necessità di presentare l’ISEE.

Dopo i primi giorni di attività e le segnalazioni di utenti e associazioni, la Regione ha introdotto alcuni correttivi al rilascio degli abbonamenti gratuiti. Sarà ora possibile recuperare il proprio abbonamento gratuito anche nel caso di immissione errata del PIN, completando la procedura sul portale https://rogerapp.it/grande/. Anche gli studenti che utilizzano servizi di trasporto pubblico di aziende non regionali, in particolare fuori-regione, riceveranno il rimborso dell’abbonamento annuale acquistato per l’anno scolastico 2021/2022 attraverso la prossima attivazione di un nuovo portale su cui si potrà fare richiesta di rimborso dell’abbonamento acquistato. Per gli studenti che utilizzano integrazioni treno-bus (ferrobus) la Regione sta valutando di prevedere un contributo a carico dell’utente ad integrazione dell’abbonamento gratuito, come ora stabilito per la sola tratta Bologna-Porretta, secondo istruzioni che verranno emanate.

Federconsumatori esprime il proprio apprezzamento per l’iniziativa promossa dalla Regione Emilia-Romagna e ne condivide l’obiettivo di sostenere le famiglie e studenti a più basso reddito, ma nel contempo evidenzia le difficoltà che molti cittadini potranno incontrare per completare le procedure richieste per il rilascio degli abbonamenti gratuiti dalle piattaforme online di Regione e imprese di trasporto. Segnaliamo inoltre che restano purtroppo esclusi dall’iniziativa gli studenti residenti in località meno servite da mezzi pubblici e quelli il cui percorso casa-scuola comprende altre regioni, riteniamo necessario predisporre misure che, anche ricorrendo a forme diverse di ristoro, includano anche queste casistiche.

Maggiori informazioni sulla procedura online ai seguenti collegamenti:

https://mobilita.regione.emilia-romagna.it/gratis/bus-e-treni-regionali-gratuiti-per-studenti-scuole-superiori

https://mobilita.regione.emilia-romagna.it/gratis/grande

https://trenitaliatper.force.com/s/salta-su

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SALTA SU: bus e treni regionali gratuiti per gli studenti under 19. Dal 25 agosto è attiva la piattaforma per la richiesta dell’abbonamento

Dal 25 agosto è attiva la procedura online necessaria agli studenti under 19 residenti in Emilia-Romagna iscritti alle scuole secondarie di II°grado statali, paritarie e istituti di formazione professionale per ottenere l’abbonamento gratuito per il percorso casa-scuola (bus e treni). L’abbonamento annuale gratuito, valido dal 1/09/21 al 31/08/22, andrà richiesto esclusivamente attraverso l’accesso con credenziale SPID al portale attivato dalla Regione Emilia-Romagna all’indirizzo:

https://mobilita.regione.emilia-romagna.it/gratis

La richiesta potrà essere presentata da uno dei genitori se lo studente è minorenne o direttamente dallo studente se maggiorenne e dovrà essere accompagnata da un’attestazione ISEE 2021 del nucleo familiare uguale o inferiore a 30.000 euro. Al termine della procedura verrà rilasciato al richiedente uno o più PIN (diversi per bus o treni) necessari per richiedere alle imprese di trasporto preferibilmente tramite le piattaforme dedicate il rilascio degli abbonamenti gratuiti. Questi abbonamenti saranno caricati sulle tessere UNICA di FS per le tratte ferroviarie di RFI e MiMuovo e App Roger della Regione per bus e tratte ferroviarie FER.

Gli studenti emiliano-romagnoli under 19 iscritti alle scuole superiori di secondo grado (medie superiori) statali o paritarie sono circa 75.000, a cui si aggiungono 147.000 studenti under 14, più di 220mila in totale. La Regione ha complessivamente stanziato 4 milioni di euro per lo scorso anno scolastico, arrivando a 22 milioni di euro per il prossimo. Per gli studenti under 14 che frequentano le scuole elementari e medie è attivo per il secondo anno GRANDE che consente di richiedere l’abbonamento gratuito senza necessità di presentare l’ISEE.

Federconsumatori esprime il proprio apprezzamento per l’iniziativa promossa dalla Regione Emilia-Romagna e ne condivide l’obiettivo di sostenere le famiglie e studenti a più basso reddito, ma nel contempo evidenzia le difficoltà che molti cittadini potranno incontrare per completare le procedure richieste per il rilascio degli abbonamenti gratuiti dalle piattaforme online di Regione e imprese di trasporto. Segnaliamo inoltre che restano purtroppo esclusi dall’iniziativa gli studenti residenti in località meno servite da mezzi pubblici e quelli il cui percorso casa-scuola comprende altre regioni, riteniamo necessario predisporre misure che, anche ricorrendo a forme diverse di ristoro, includano anche queste casistiche.

Maggiori informazioni sulla procedura online ai seguenti collegamenti:

https://mobilita.regione.emilia-romagna.it/gratis/bus-e-treni-regionali-gratuiti-per-studenti-scuole-superiori

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Bologna, 27 agosto 2021

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25 Agosto 2021 Alitalia: la compagnia di bandiera chiude i battenti. Da oggi decollerà ITA. Come ottenere il rimborso o modificare la propria prenotazione per i voli in programma dopo il 15 ottobre

È ufficiale, dal 25 agosto Alitalia non vende più biglietti per voli con partenza dal 15 ottobre 2021. Dal 26 agosto, ITA (Italia Trasposto Aereo) darà l’avvio alle vendite dei biglietti per i propri voli.

Sul sito della compagnia si legge che: “Nell’ambito della procedura di cessione del ramo “Aviation” di Alitalia – Società Aerea Italiana S.p.A. in amministrazione straordinaria alla società ad integrale partecipazione pubblica Italia Trasporto Aereo S.p.A., il Ministero dello sviluppo economico ha autorizzato Alitalia a chiudere le vendite di biglietti, e conseguentemente prevedere la cessazione delle sue attività di volo, a far data dal 15 ottobre 2021, quale data prevista per l’avvio delle operazioni del nuovo vettore di bandiera.”

I cittadini che hanno acquistato il titolo di viaggio per una data posteriore potranno chiedere il rimborso senza penale, oppure sostituire il volo con un altro analogo gestito dalla compagnia, da effettuarsi entro il 14 ottobre.

E’ possibile quindi :

Modificare la prenotazione (rebooking o rerouting – ovvero modifica dell’itinerario per raggiungere la destinazione originaria o tornare al punto di origine del viaggio), senza integrazione tariffaria, su volo utile per il passeggero, entro il 14 ottobre 2021 (ultima data di rientro);
Modificare la destinazione, con eventuale integrazione tariffaria, per viaggiare entro il 14 ottobre 2021 (ultima data di rientro). Non è previsto invece il rimborso di differenze tariffarie.

La compagnia ha assicurato che invierà una comunicazione via email ai clienti che hanno già acquistato voli in partenza dopo il 15 ottobre.

Una rassicurazione che lascia perplessi Federconsumatori: il primo obbligo dell’azienda dovrebbe essere proprio verso i clienti, che dovrebbero essere avvisati tempestivamente ed in maniera esaustiva, non solo via email.

Monitoreremo che questo avvenga in tempi brevi, ma soprattutto che i rimborsi siano effettuati correttamente, senza ritardi o mancate risposte da parte dell’azienda.

Inoltre è necessario che siano chiariti alcuni aspetti: sul sito Alitalia:

  • nella sezione in cui si forniscono indicazioni per i rimborsi e la modifica dei voli è riportato che i passeggeri con biglietto premio Mille Miglia “che vorranno rinunciare al viaggio potranno richiedere il riaccredito delle miglia, il rimborso delle tasse e dei supplementi, cliccando sul link presente nel messaggio di notifica cancellazione.” Non si capisce in tal senso cosa ne sarà delle miglia riaccreditate. Il programma sarà ancora valido e le miglia residue si potranno far valere con la nuova compagnia?

  • cosa ne sarà dei voucher emessi per i voli cancellati a causa covid. Anche quelli, se non utilizzati entro il 14 ottobre, auspichiamo siano rimborsati.

Chiediamo a ITA di convocare con urgenza un tavolo con le associazioni dei consumatori al fine di discutere tali questioni e a vere indicazioni precise.

Per informazioni e assistenza, o per denunciare eventuali anomalie, invitiamo i cittadini a rivolgersi alle sedi della Federconsumatori  o allo sportello SOS Turista al n. 059 251108.

S.M

Foto di pkozmin da Pixabay 

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TIM, attacco hacker ai database del gestore. Indicazioni utili per gli utenti coinvolti

Negli ultimi giorni TIM ha contattato molti dei suoi clienti notificando un attacco hacker che ha compromesso la sicurezza dei dati degli utenti.

Il gestore ha precisato che l’attacco non ha messo in pericolo aspetti relativi ai pagamenti ma ha coinvolto gli account MyTIM e, in via precauzionale, ha quindi disabilitato le credenziali di accesso sia dei profili in questione che di alcuni servizi correlati, rendendo obbligatoria la modifica della password.

Un furto di dati si traduce in un esponenziale aumento del rischio di truffe online per gli utenti interessati, proprio perché gli hacker possono utilizzare le informazioni sottratte dai database per danneggiare il malcapitato consumatore.

Le conseguenze possono essere ingenti, dal punto di vista economico ma non solo, è bene perciò adottare determinate cautele.

In questo specifico caso l’attacco pare non aver compromesso la sicurezza dei dati bancari ma si consiglia in ogni caso di contattare il proprio istituto di riferimento per assicurarsi che non si verifichino anomalie.

Molto probabilmente il furto di dati ha consentito ai pirati informatici di accedere a informazioni di contatto come indirizzi mail e numeri di telefono, si raccomanda quindi di controllare l’eventuale apertura di profili “fake” sui social network e far chiudere l’account attraverso le impostazioni del sito stesso e comunque non rispondere ad eventuali comunicazioni di posta elettronica in cui si richieda la conferma o l’inserimento di altri dati o informazioni o ancora si pubblicizzino offerte fin troppo vantaggiose per poter essere reali. Infine, si consiglia il cambio password per gli indirizzi mail potenzialmente coinvolti (oltre che ovviamente per gli account MyTIM), utilizzando parole chiave non troppo scontate e che rispettino dei criteri minimi di complessità (ad es. evitando password che contengano il nome dell’utente e utilizzando numeri, caratteri speciali e lettere maiuscole).

Coloro i quali non abbiano ricevuto o non ricevano in queste ore comunicazioni da parte dell’operatore possono ritenersi non coinvolti dall’episodio. Per sicurezza consigliamo di  chiedere conferma al customer care dell’operatore. 

Invitiamo gli utenti coinvolti e chiunque necessiti di maggiori informazioni e assistenza a contattare le sedi Federconsumatori

S.M.

Foto di Gerd Altmann da Pixabay 

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DAZN: all’esordio della serie A gli utenti segnalano ritardi di segnale e disservizi. Anche la Lega di Serie A chiede chiarimenti. La piattaforma garantisca la qualità del servizio.

Il week end appena trascorso ha visto l’inizio della nuova stagione della serie A di calcio, per la quale DAZN si è aggiudicata i diritti di trasmissione degli incontri. L’esordio sembra aver, almeno in parte, confermato i timori sui possibili disservizi derivanti dai picchi di traffico sulla rete, poiché a pochi minuti dal fischio di inizio della prima partita, sabato 21 agosto, numerosi utenti hanno segnalato assenze di segnale, blackout e abbassamento della definizione, inondando i social di messaggi di protesta, e disservizi analoghi si sono verificati anche nella trasmissione di altri incontri.

DAZN ha comunicato che il problema è stato provocato appunto da un picco di accessi, avvalorando le perplessità relative alle strumentazioni tecniche impiegate dalla piattaforma nel sostenere un numero tanto elevato di collegamenti. Visti i problemi tecnici già riscontrati in passato nel corso di altri incontri trasmessi dalla nota piattaforma, non ci sorprende che la tanto pubblicizzata “rivoluzione” nella trasmissione degli eventi sportivi stenti a decollare.

La questione ha assunto una portata tale da indurre persino la Lega di Serie A a trasmettere una comunicazione formale al broadcaster proprio per chiedere conto di quanto accaduto, soprattutto perché nel fine settimana del 12 settembre si giocheranno Milan-Lazio e Juventus-Napoli, che sicuramente faranno registrare un esponenziale aumento degli accessi.

Nelle scorse settimane abbiamo accolto con favore il provvedimento emesso da AGCom per evitare situazioni di congestionamento sulla rete, che però sembra non aver scongiurato l’eventualità di problemi tecnici: ancora una volta i cittadini si trovano difronte ad un servizio che, nonostante il sostanzioso incremento dei costi di abbonamento, si sta dimostrando inadeguato.

A ciò si aggiunge il fatto che la piattaforma non ha pubblicato alcun messaggio di scuse sul proprio sito web né ha accennato a possibili ristori, dimostrando così un totale disinteresse nei confronti delle esigenze dei clienti e della qualità del servizio erogato.

La scarsa attenzione della società verso gli utenti, del resto, non è una novità: nelle scorse settimane abbiamo inviato una segnalazione all’AGCom per la vera e propria “latitanza” del sedicente servizio clienti, che in realtà non è altro che un chatbot in grado di fornire solo risposte basilari senza che poi i clienti vengano mai ricontattati per la reale risoluzione del proprio problema.

In attesa di sapere quale riscontro riceverà la richiesta di chiarimenti della Lega Serie A, continueremo a monitorare la situazione e non esiteremo a rivolgerci alle Autorità competenti in caso di comportamenti non corretti e/o di ulteriori disservizi.

Foto di Pexels da Pixabay 

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23 agosto 2021

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Green pass: domande e risposte ai dubbi più frequenti

Il green pass è per ovvie al centro dell’attenzione di questa estate (speriamo) post pandemia.

Tutto sulla carta sembra facile, ma ai nostri sportelli si sono rivolti tanti cittadini che ci hanno riportato diverse criticità e molti dubbi. Vediamo insieme quali sono, ricordando che è sempre possibile consultare tutte le faq  sul sito https://www.dgc.gov.it

Come ottengo il codice (AUTHCODE) per acquisire la Certificazione?

Al momento della generazione della Certificazione verde COVID-19, la piattaforma nazionale invia un messaggio con il codice AUTHCODE associato alla certificazione ai recapiti email o SMS se forniti quando è stata fatta la vaccinazione o il test antigenico/molecolare o è stato emesso il certificato di guarigione.

Questo codice, assieme ai dati della Tessera Sanitaria, permette di ottenere la Certificazione su www.dgc.gov.it o su app Immuni.

Segui le istruzioni contenute nel messaggio e fai attenzione che il mittente sia “Ministero della Salute” (noreply.digitalcovidcertificate@sogei.it) per la email e Min Salute per gli SMS.

Ho ricevuto il codice AUTHCODE via mail o sms ma utilizzandolo sul sito o app IMMUNI risulta che la Certificazione non è disponibile, come mai?

La Piattaforma nazionale invia il codice AUTHCODE ai contatti mail o SMS comunicati in fase di prestazione sanitaria (per esempio la vaccinazione). Se hai lasciato i tuoi contatti per un parente (per esempio un genitore anziano), potresti ricevere il codice AUTHCODE di una Certificazione che non è intestata a te.

Nei messaggi di contatto vengono specificate le prime due lettere del nome e la prima lettera del cognome dell’intestatario della Certificazione, intervallate da un asterisco. Verifica che siano le tue. Anche la Tessera sanitaria da abbinare all’AUTHCODE deve essere della persona a cui sono riferite le iniziali riportate nel messaggio.

Posso acquisire la certificazione se non ho un cellulare o un computer?

Sì, è possibile rivolgersi al proprio medico di base o in farmacia e fornire il proprio Codice Fiscale e Tessera Sanitaria. A quel punto l’intermediario (medico o farmacista) potrà o stampare la Certificazione con il QR Code o inviarlo ad un indirizzo email da te indicato.

Non ho la Tessera sanitaria in quanto non iscritto al Sistema sanitario nazionale, è un problema?

Non è un problema, dal sito www.dgc.gov.it è comunque possibile recuperare la propria Certificazione. È sufficiente inserire il codice (AUTHCODE) ricevuto via SMS o email insieme al numero del documento, che hai comunicato quando hai fatto il tampone o è stato emesso il certificato di guarigione.

Posso recuperare il codice AUTHCODE da solo in caso di smarrimento o se non l’ho ricevuto?

Dal 30 luglio è possibile per coloro che hanno i requisiti per la Certificazione verde COVID-19 e non hanno ricevuto o hanno smarrito l’SMS o l’email, recuperare l’AUTHCODE in autonomia.

Basta inserire il codice fiscale, le ultime 8 cifre della tessera sanitaria e la data dell’evento che ha generato la certificazione verde (data dell’ultima vaccinazione o del prelievo del tampone o, per le certificazioni di guarigione, la data del primo tampone molecolare positivo).

Recupera AUTHCODE

Una volta ottenuto l’AUTHCODE si potrà scaricare la Certificazione dallo stesso sito con Tessera Sanitaria o con App IMMUNI.

Ricorda che la certificazione dopo la prima dose della vaccinazione viene emessa solo dopo 12 giorni e ha validità dal 15esimo giorno dalla somministrazione.

Assicurati di aver fornito i tuoi contatti (numero di cellulare o l’indirizzo email) in occasione delle prestazioni sanitarie che danno diritto a ottenere la Certificazione verde COVID-19, in questo modo sarai sicuro di ricevere tempestivamente la notifica con l’AUTHCODE.

Ho avuto il Covid e mi sono vaccinato con una sola dose, quando potrò ottenere la Certificazione per vaccinazione valida per 9 mesi?

A partire dal 20 luglio 2021 la Piattaforma nazionale-DGC produrrà le Certificazioni verdi COVID-19 per vaccinazione anche per coloro che si sono ammalati e poi hanno fatto il vaccino entro un anno dalla malattia, quindi anche prima dei 90 giorni e dopo i 180 giorni dalla malattia come disposto in precedenza. Questo in accordo con le indicazioni del CTS del 16 luglio 2021.

Pertanto tutti coloro che hanno avuto il COVID e si sono vaccinati entro l’anno dal primo tampone molecolare positivo riceveranno una Certificazione verde COVID-19 (dose 1 di 1) valida per nove mesi dalla data di somministrazione del vaccino.

S.M.

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Green pass: attenzione alle truffe. Arriva l’app anti-falsi

​A pochi giorni dal 6 agosto, data dalla quale sarà obbligatorio esibire il Green Pass per accedere agli eventi aperti al pubblico e per consumare al chiuso in ristoranti e bar, già si moltiplicano le offerte di Green Pass contraffatti e i tentativi di truffa.

La Polizia Postale ha messo in guarda da un messaggio che circola su WhatsApp di questo tenore: “In questo link puoi scaricare il certificato verde Green Pass COVID-19 che ti permette liberamente di muoverti in tutta Italia senza mascherina” . A parte il fatto che il Green Pass non abolisce l’obbligo di indossare la mascherina al chiuso o in caso di assembramenti, il messaggio è un tipico caso di phishing: l’utente viene dirottato su un sito simile a quello istituzionale dove gli viene chiesto di inserire i dati personali a bancari, ovviamente a scopi fraudolenti.

Per non cadere nella trappola, consigliamo di fare molta attenzione ai link e di scaricare il Green Pass unicamente dai canali ufficiali: l’app IO, l’app Immuni, il Fascicolo Sanitario Elettronico , il sito www.dgc.gov.it . In caso di difficoltà ci si può rivolgere in farmacia oppure dal proprio medico di base.

Per contrastare il fenomeno, purtroppo già diffuso, della vendita di Green Pass contraffatti, il Governo ha messo a disposizione, l’app VERIFICAC19, rivolta agli esercenti che dovranno procedere alla verifica del Green Pass.

Ricordiamo che i soggetti tenuti alla verifica del Green Pass sono i pubblici ufficiali (nell’esercizio delle loro funzioni), i titolari e gli addetti al controllo delle strutture ricettive e dei pubblici esercizi, i proprietari o detentori dei luoghi presso i quali si svolgono eventi, i gestori delle strutture che erogano prestazioni sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali (case di riposo, ecc).

L’app funziona attraverso la verifica delle chiavi pubbliche utilizzate per firmare le certificazioni e quindi assicurarsi che il QR code sia legittimo. Non salva in locale i dati dei singoli Green Pass. L’addetto al controllo deve semplicemente scansionare il QR Code e comparirà una delle schermate, a seconda se il Green Pass è valido, non valido o scaduto.

La app indicherà poi il nome, il cognome e la data di nascita dell’intestatario della certificazione, che l’addetto al controllo deve verificare con un documento di identità

Questa app dovrebbe scoraggiare coloro che pensano di aggirare l’obbligo utilizzando il Green Pass di qualche parente o comprandolo sui numerosi gruppi Telegram che offrono certificazioni false a cifre che vanno dai 100 ai 400 euro.

Le sanzioni, per chi accede a eventi o locali senza Green Pass sono piuttosto salate sia per l’utente sia per l’esercente (fino a 1000 euro); in più, in caso di tripla reiterazione, l’esercente rischia anche la chiusura dell’attività da 1 a 10 giorni. Ma c’è di più: il cittadino sorpreso a utilizzare un Green Pass contraffatto rischia una denuncia penale di falso.

S.M.

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Non solo Green Pass: il modulo PLF per il tracciamento dei viaggiatori

Simile sotto diversi punti di vista al Green Pass (di cui abbiamo scritto recentemente in questo articolo) ma diverso per finalità ed indipendente dall’avvenuta vaccinazione o guarigione, il “Passenger Locator Form” è stato introdotto dalla Commissione europea nel mese di marzo 2021, quindi prima delle certificazioni verdi, per consentire alle autorità sanitarie dei Paesi membri il tracciamento di eventuali contatti a rischio contagio.

Il modulo, in formato digitale (dPLF) e solo eccezionalmente cartaceo a fronte di impedimenti tecnologici, raccoglie le informazioni necessarie all’individuazione di passeggeri che siano stati esposti ad una malattia infettiva, principalmente il Covid-19, durante un viaggio a bordo di un mezzo di trasporto (nave, aereo, treno, autobus o automobile).

Non tutti i Paesi prevedono la compilazione del modulo PLF in entrata, né per tutte le modalità di trasporto, né per tutti i componenti di una stessa famiglia. Gli aggiornamenti sono incessanti, quindi prima di programmare un viaggio, o al limite prima della partenza, è bene raccogliere tutte le informazioni necessarie ad evitare spiacevoli epiloghi. Su questo sito trovate l’elenco dei diversi PLF nazionali, mentre a questa pagina trovate le informazioni relative al dPLF europeo, necessario per l’ingresso dall’estero in Italia e per recarsi a Malta, le uniche nazioni che si sono appoggiate direttamente alla piattaforma dell’Ue. Un’utile panoramica delle restrizioni agli spostamenti nel continente si trova sul sito Re-open EU.

In linea generale, le informazioni richieste per la compilazione sono: nome e cognome del viaggiatore, estremi di un documento d’identità, recapito telefonico, indirizzo di residenza o domicilio nazionale, mezzo di trasporto, data e orario di arrivo previsto, indirizzo di alloggio, nominativi delle persone con cui si viaggia, un contatto di emergenza.

Per viaggiare consapevoli ed informati, consultate anche il nostro recente articolo su cancellazioni e rimborsi, oltre a continuare a seguire le nostre pagine Facebook ed Instagram.

E.A.

Realizzato con i fondi del Ministero dello sviluppo economico. Riparto 2020

(foto di Free-Photos da Pixabay)

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Carburante “sporco” danneggia il motore: che fare?

Ai nostri sportelli si presentano spesso consumatori che hanno subito danni, anche ingenti, alle proprie auto immediatamente dopo aver fatto rifornimento di banzina o gasolio. 

I casi, prima non più di un paio all’anno, sono in aumento, perché le auto sono sempre più sofisticate e quindi più delicate.
La causa dei danni è da ricondurre ad impurità presenti nel carburante, soprattuto diesel, quali polveri, residui e anche acqua, derivante dalla pulizia delle cisterne, che va a danneggiare iniettori e pompe.In questo caso il conto per le riparazioni può arrivare anche a varie migliaia di euro.

Cosa fare in questi casi?

Ovviamente la macchina avrà bisogno di essere portata in un’officina; immediatamente dopo, però, occorre scrivere al benzinaio, con raccomandata o pec, denunciando il danno subito e chiedendo il risarcimento del danno, anche se ancora da quantificare. È importante chiedere al meccanico di non gettare i pezzi smontati ma di conservarli e di redigere una relazione tecnica sui danni riscontrati e sulle cause che li hanno provocati.

Il danno risarcibile è sia quello per pezzi di ricambio e manodopera, sia la spesa per il carro attrezzi e per gli eventuali mezzi sostitutivi (ad esempio un’auto a noleggio) utilizzati mantre l’auto è in riparazione. Se il problema si verifica in viaggio, si può anche chiedere il risarcimento delle maggiori spese sostenute per il rientro a casa (es. biglietto del treno) o per le notti extra in albergo.

Molto spesso i benzinai hanno una copertura assicurativa per questo genere di danno, quindi la richiesta verrà girata alla compagnia assicurativa il cui periito provvederà a contattare il danneggiato per visionare l’auto e i pezzi e sottoporli a perizia di parte.

Ovviamente, la nostra associazione è a disposizione per assistenza: chiamate le nostre sedi provinciali oppure utilizzate il servizio di pratica online.

Foto di IADE-Michoko da Pixabay 

E.A.

L.4/17 annualità 2021

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