Nuovo Regolamento UE a tutela dei diritti dei passeggeri del trasporto ferroviario

Nuove regole per la tutela dei diritti dei passeggeri delle linee ferroviarie. È entrato in vigore dal 7 giugno 2023 il nuovo regolamento UE n.782/2021, che sostituisce il precedente regolamento risalente al 2007. Per la Commissione Europea “i passeggeri sono più protetti in caso di interruzione del viaggio e le compagnie ferroviarie devono garantire un’esperienza di viaggio agevole ai passeggeri a mobilità ridotta”. Il nuovo regolamento prevede anche la condivisione delle informazioni tra compagnie ferroviarie diverse in modo da garantire una maggiore competitività del trasporto pubblico.
Per Federconsumatori il nuovo regolamento ricalca la precedente impostazione che, una volta recepito dall’Autorità di regolazione italiana, andrà a confermare alcune limitazioni alla piena tutela dei diritti dei passeggeri del trasporto ferroviario.
​ I rimborsi
Nel nuovo regolamento sono comprese alcune novità, non sempre positive riguardanti i rimborsi dovuti a cancellazioni, ritardi o deviazioni. Vengono esclusi dai rimborsi tutti i casi in cui il ritardo o la soppressione del treno sia dovuta ad eventi eccezionali come calamità naturali, pandemie o attacchi terroristici, cioè tutti quegli eventi esclusi dal possibile controllo degli operatori. Viene ribadito il diritto al rimborso in caso di sciopero oppure di altri eventi che avrebbero potuto essere ragionevolmente previsti. Si avrà diritto all’indennizzo se il ritardo è pari o superiore a 60 minuti e se l’importo indennizzabile è inferiore a 4 euro.
Ancora, i passeggeri non dovranno sostenere costi aggiuntivi per il proseguimento del viaggio che potranno effettuare anche con un altro operatore o con modalità di trasporto differenti e ottenere il rimborso del nuovo biglietto, se il vettore originario non garantisce la prosecuzione su un altro treno entro 100 minuti.

​ I biglietti “cumulativi”
Vengono considerati tali tutti quelli che prevedono coincidenze e vengono acquistati con una sola prenotazione. Se non diversamente e chiaramente comunicato per calcolare l’indennizzo dovuto al passeggero si terrà conto dell’intero importo pagato. Inoltre, l’acquisto di biglietti da diversi venditori o tour operator nell’ambito di un unico contratto di trasporto fa sì che gli stessi siano tutti responsabili per il rimborso dell’importo totale pagato e dell’eventuale risarcimento.

Il diritto all’assistenza
Qualunque sia il motivo del ritardo pari o superiore ai 60 minuti i viaggiatori avranno diritto all’assistenza. Ad esempio bevande o pasti e persino alloggio nel caso in cui debbano trattenersi sul luogo anche per la notte. Viene però stabilito un limite di tre giorni per il pernotto gratuito qualora l’evento che ha causato il ritardo rientri tra i casi eccezionali.
​ I diritti delle persone con disabilità o a mobilità ridotta
L’unione Europea ha inteso garantire in particolar modo le persone con disabilità o a mobilità ridotta, introducendo tre norme fondamentali: è esplicitamente prevista la possibilità di avere un accompagnatore personale e un cane da assistenza; il termine di preavviso, entro il quale deve essere notificata la necessità di assistenza, è stato ridotto da 48 a 24 ore; è stata inserita la possibilità per gli Stati membri di rendere obbligatoria la creazione di sportelli unici per le persone con disabilità o a mobilità ridotta.

I moduli per i reclami
I viaggiatori avranno a disposizione tre mesi per presentare il reclamo. Ogni compagnia dovrà fornire moduli appositi per ottenere il rimborso o l’indennizzo. Nel caso in cui sorga una controversia, cioè il gestore ferroviario neghi il rimborso o l’indennizzo al viaggiatore, ci si potrà rivolgere, così come per i viaggi in aereo o nave, anche all’Autorità di Regolazione dei Trasporti tramite la piattaforma Concilia web, mentre nel caso di Trenitalia e Trenitalia Tper la conciliazione si svolge davanti allo specifico organismo conforme ai requisiti del Codice del Consumo che non prevede oneri a carico dell’utente. Il termine per la domanda di conciliazione parte dopo un mese senza aver ottenuto risposta al reclamo o che la risposta risulti insoddisfacente.

Articolo “Realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Emilia Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello sviluppo economico. D.M. 10/08/2020 “ S.M.

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Dal 1° maggio l’adeguamento delle tariffe di Trenitalia Tper. Incremento per i biglietti di corsa semplice, invariati gli abbonamenti

La Regione Emilia-Romagna ha deliberato l’adeguamento delle tariffe di Trenitalia Tper già a partire dal prossimo 1 maggio 2022. Un adeguamento previsto dal contratto di servizio in vigore dal giugno 2019 che prende a riferimento il tasso di inflazione programmato per ciascun anno. Come precisa la Regione, si tratta del primo adeguamento dal 2016.
Il provvedimento, già deliberato dal Giunta dell’Emilia-Romagna, prevede che a decorrere dal 1 maggio 2022 venga applicato un aumento medio del 7,5% ai soli biglietti di “corsa semplice” ai servizi svolti sulla rete nazionale di RFI, lasciando invariato il costo delle diverse tipologie di abbonamenti. Un incremento importante e che, secondo la Regione, rimarrà l’unico fino al 2025.
Ad ulteriore sostegno al provvedimento la Regione Emilia-Romagna evidenzia come le attuali tariffe del trasporto ferroviario regionale siano inferiori a quelle praticate dalle regioni limitrofe, mentre gli investimenti prodotti consentono di fornire un servizio efficiente e con materiale rotabile nuovo.
Federconsumatori Emilia-Romagna riconosce le importanti iniziative della Regione a favore del trasporto pubblico, con la gratuità degli abbonamenti per gli studenti under 19 e la possibilità dell’utilizzo gratuito dei bus nelle città-capoluogo per gli abbonati di Trenitalia Tper. Rileva però la rischiosità di introdurre aumenti tariffari del trasporto pubblico in questa fase già tanto critica e difficile per il contenimento dei prezzi ed esprime la preoccupazione che ciò possa accentuare effetti inflattivi più generali.

Bologna, 29 aprile 2022

Federcomnsumatori Emilia Romagna

“Realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Emilia Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello sviluppo economico. D.M. 10/08/2020 “SM

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Rimborso da “IDROCARBURI” degli abbonamenti annuali al Trasporto Pubblico acquistati dal 1/08/20 al 31/7/2021. Le richieste dal 1° febbraio 2022 al 30 aprile 2022

La Regione Emilia-Romagna ha confermato la proroga dell’agevolazione (rimborsi parziali degli abbonamenti) per i residenti nei Comuni interessati da attività di estrazione di idrocarburi, che hanno acquistato dal 1° agosto 2020 al 31 luglio 2021 un abbonamento annuale delle imprese di trasporto pubblico (ferro e gomma) della Regione Emilia-Romagna: SETA, TEP, TPER, START, METE e Rimborso da “IDROCARBURI” degli abbonamenti annuali
al Trasporto Pubblico acquistati dal 1/08/20 al 31/7/2021.
Le richieste dal 1° febbraio 2022 al 30 aprile 2022 Per il finanziamento della convenzione tra la Regione Emilia-Romagna e le imprese di trasporto è prevista una spesa di circa 2 milioni di euro.
Il rimborso dell’abbonamento annuale al TPL (urbano, extraurbano, ordinario, ecc.) va richiesto tassativamente dal 1° febbraio 2022 al 30 aprile 2022 alle imprese di trasporto che lo hanno rilasciato, dagli abbonati residenti nei comuni interessati dalle attività di estrazione, con una ripartizione compresa in due fasce:

COMUNI FASCIA 1
RIMBORSO 50%
Castelfranco Emilia (MO), Novi di Modena (MO), S. Possidonio (MO), Spilamberto (MO), Fornovo di Taro (PR), Imola (BO), Medicina (BO), Ravenna (RA)
COMUNI FASCIA 2
RIMBORSO 30%
Lama Mocogno (MO), Mirandola (MO), Modena (MO), Montefiorino (MO), Palagano (MO), Podenzano (PC), Rottofreno (PC), S. Cesario sul Panaro (MO), Vigolzone (PC), Alto Reno Terme (BO), Castel di Casio (BO), Corniglio (PR), Gaggio Montano (BO), Lizzano in Belvedere (BO), Misano Adriatico (RN), Salsomaggiore Terme (PR), San Benedetto Val di Sambro (BO)

Dal 1° febbraio 2022 sono disponibili su siti delle diverse imprese di trasporto i moduli per la richiesta di rimborso. La richiesta di rimborso dovrà essere presentata dall’utente o, se minore, da chi esercita la potestà indicando nella richiesta il relativo codice IBAN per l’accredito del rimborso.
Il rimborso è riconosciuto sul costo effettivamente sostenuto dagli utenti e sarà effettuato entro fine luglio 2022, 90 giorni dalla chiusura della finestra di presentazione delle richieste, previa verifica della correttezza dei dati inseriti.
Per maggiori informazioni contattare l’assistenza clienti della società di trasporto che ha rilasciato l’abbonamento o le sedi di Federconsumatori.

Bologna, 7 febbraio 2022

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