Fatturazione 28 giorni, inaccettabile l’annullamento della sanzione agli operatori di tlc da parte del TAR del Lazio. Le compagnie continuano a violare i diritti degli utenti
I pronunciamenti del TAR del Lazio, con i quali sono state annullate le sanzioni emesse a gennaio 2020 dall’AGCM nei confronti di Fastweb, Tim, Vodafone e WindTre, si configurano come delle vere e proprie beffe nei confronti dei diritti dei consumatori.
Parliamo ancora della fatturazione a 28 giorni e delle multe che l’antitrust aveva inflitto alle varie compagnie pari a 228 milioni di euro. Nello specifico si era formata una intesa anticoncorrenziale tra i gestori sulla rimodulazione delle tariffe dopo il ritorno alla bolletta mensile.
L’Autorità aveva accertato l’intesa restrittiva tra le compagnie, cosa che comunque non ha impedito dal TAR di accogliere i ricorsi presentati dagli operatori: nonostante le evidenze riscontrate dall’Authority il Tribunale, con una posizione che appare del tutto incomprensibile, ha ritenuto che i fatti in questione costituiscano tuttalpiù una “pratica scorretta” ma non dimostrino l’esistenza di un cartello anticoncorrenziale tra i gestori.
Questa faccenda della “fatturazione a 28 giorni” si trascina ormai da molto tempo e, nonostante si siano susseguiti pronunciamenti, sentenze e sanzioni a tutela degli utenti coinvolti, ancora una volta prevalgono l’arroganza e lo strapotere delle compagnie telefoniche che, aggrappandosi a meri cavilli burocratici, continuano indisturbate ad agire scorrettamente e a ledere i diritti dei consumatori.
Come Federconsumatori riteniamo inconcepibile la decisione del TAR, che appare a tutti gli effetti come uno schiaffo ai diritti degli utenti: la tutela del consumatore, che dovrebbe costituire una priorità assoluta, viene di fatto relegata in un angolo, insieme al parere di merito espresso dall’autorità competente.
Rinnoviamo l’invito a coloro i quali abbiano necessità di informazioni e assistenza a rivolgersi alle sedi Federconsumatori Emilia Romagna presenti su tutto il territorio nazionale.
S.M.
Foto di alefonte da Pixabay