Dal 1° maggio l’adeguamento delle tariffe di Trenitalia Tper. Incremento per i biglietti di corsa semplice, invariati gli abbonamenti

La Regione Emilia-Romagna ha deliberato l’adeguamento delle tariffe di Trenitalia Tper già a partire dal prossimo 1 maggio 2022. Un adeguamento previsto dal contratto di servizio in vigore dal giugno 2019 che prende a riferimento il tasso di inflazione programmato per ciascun anno. Come precisa la Regione, si tratta del primo adeguamento dal 2016.
Il provvedimento, già deliberato dal Giunta dell’Emilia-Romagna, prevede che a decorrere dal 1 maggio 2022 venga applicato un aumento medio del 7,5% ai soli biglietti di “corsa semplice” ai servizi svolti sulla rete nazionale di RFI, lasciando invariato il costo delle diverse tipologie di abbonamenti. Un incremento importante e che, secondo la Regione, rimarrà l’unico fino al 2025.
Ad ulteriore sostegno al provvedimento la Regione Emilia-Romagna evidenzia come le attuali tariffe del trasporto ferroviario regionale siano inferiori a quelle praticate dalle regioni limitrofe, mentre gli investimenti prodotti consentono di fornire un servizio efficiente e con materiale rotabile nuovo.
Federconsumatori Emilia-Romagna riconosce le importanti iniziative della Regione a favore del trasporto pubblico, con la gratuità degli abbonamenti per gli studenti under 19 e la possibilità dell’utilizzo gratuito dei bus nelle città-capoluogo per gli abbonati di Trenitalia Tper. Rileva però la rischiosità di introdurre aumenti tariffari del trasporto pubblico in questa fase già tanto critica e difficile per il contenimento dei prezzi ed esprime la preoccupazione che ciò possa accentuare effetti inflattivi più generali.

Bologna, 29 aprile 2022

Federcomnsumatori Emilia Romagna

“Realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Emilia Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello sviluppo economico. D.M. 10/08/2020 “SM

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Auto elettriche e ibride: altri 100 milioni di incentivi

Con il decreto fiscale del governo di fine ottobre è stato nuovamente finanziato con 100 milioni di euro il fondo per incentivare l’acquisto di veicoli a bassa emissione di anidride carbonica (CO₂), da utilizzare entro il 31 dicembre 2021. Chi è interessato alla sostituzione di veicoli inquinanti, già a partire dal 27 ottobre 2021 può prenotare sulla piattaforma Ecobonus del Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) il contributo previsto per la tipologia di veicolo acquistato. Per l’accesso alla piattaforma è necessario utilizzare esclusivamente le credenziali di SPID.
Sono previsti per l’acquisto di veicoli a bassa emissione contributi di diverso importo, a seconda della tipologia di veicolo, delle quantità di CO₂ emessa e dell’eventuale veicolo usato da rottamare. Di seguito una sintesi riepilogativa delle diverse opzioni possibili, i cui dettagli sono reperibili sul sito del Mise: https://ecobonus.mise.gov.it/

I numeri del mercato elettrico – In Emilia-Romagna nel 2020 si è registrata (dati ANFIA*) una diminuzione rispetto all’anno precedente del 26% delle vetture complessivamente immatricolate, in linea con il dato nazionale. Sempre nello stesso anno a livello nazionale le vetture elettriche pure (BEV) ed ibride plug-in (PHEV) hanno quadruplicato le vendite (+249%) sul 2019 arrivando a coprire una quota del 4,3% delle vetture circolanti. Sempre nel 2020, per la prima volta le auto elettriche e ibride plug-in hanno superato le immatricolazioni delle auto diesel.
Le valutazioni di cui tener conto nella scelta – Tra i consumatori alcuni interrogativi sulla scelta a favore di una vettura elettrica pura o ibrida plug-in non sono ancora completamente superati. Le principali riserve dei cittadini sull’acquisto di questi veicoli riguardano il maggiore costo iniziale, la loro reale autonomia sulle lunghe percorrenze e i tempi di ricarica delle batterie. In questo senso diverse imprese del settore dell’energia si sono attivate per richiedere finanziamenti agli stati per migliorare le prestazioni dei veicoli elettrici e l’installazione di colonne di ricarica rapida, per una diffusione omogenea sul territorio e sui percorsi autostradali.
Il rischio di speculazioni – La “transizione ecologica” sta diventando ormai patrimonio comune e spesso condivisa nella percezione dei cittadini-consumatori. Una rivoluzione ormai alle porte che deve garantire la mobilità a milioni di utenti con veicoli a bassa emissione interrompendo il monopolio e gli effetti negativi sull’ambiente dei carburanti di origine fossile. Le imprese costruttrici di auto stanno convertendo la propria produzione verso la trazione elettrica, cercando di invertire il giudizio maturato dai cittadini dopo gli scandali delle false dichiarazioni sulle emissioni (Diesel-gate). Inoltre in queste settimane si è verificata un‘impennata dei prezzi dei carburanti, in particolare GPL e Metano, che sono i carburanti più economici e spesso utilizzati dalle categorie sociali meno abbienti.
Federconsumatori continua a segnalare le singolari coincidenze che si verificano nel momento di scelte radicali verso l’acquisto di auto elettriche, dalle quali sembra prevalere una spregiudicata speculazione preventiva, indipendentemente dalle reali indicazioni di mercato. Importante seguire questi sviluppi segnalando alle autorità competenti gli abusi.
(*) ANFIA: Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica

S.M e Giuseppe Poli

L.4/17 annualità 2021 La città il territorio e le nuove sfide
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