Bufale e fake news sul Coronavirus. Impariamo a difenderci

Bufale e disinformazione sono molto pericolose quando riguardano la salute e spesso non è facile distinguerle tra milioni di informazioni. In questo anno e mezzo di pandemia poi ne abbiamo sentite di tutti i colori.

Sul sito del Ministero della saluta si può trovare una interessante sezione sulle fake news e bufale che sono circolate e circolano sul Covid. Il Ministero comunica che tutte le informazioni sono verificate dagli esperti del ministero della Salute e/o dell’Istituto superiore di sanità e sono basate su evidenze scientifiche, normative, documentazioni nazionali e internazionali disponibili alla data di pubblicazione di ogni notizia.

Vediamone insieme qualcuna:

Il sudore emesso durante l’attività fisica elimina anche il virus

Non ci sono attualmente evidenze scientifiche che il virus sia eliminato attraverso il sudore, ma l’attività fisica ha effetti benefici sulla salute generale della persona.

Il virus è sensibile all’alcol, quindi se bevo alcolici non mi ammalo di Covid-19

Il consumo frequente di alcol o superalcolici non protegge dall’infezione da nuovo coronavirus. L’abuso di alcol è pericoloso per la salute, espone, infatti, al rischio di sviluppare malattie serie, tra cui cirrosi epatica e tumori. 

Per difendermi dal virus posso andare in farmacia e acquistare i nuovi farmaci sperimentali

Un farmaco prima di arrivare nelle farmacie deve aver superato diverse fasi di sperimentazione che ne testano l’efficacia e la sicurezza seguendo procedure ben definite. Solo quei farmaci che hanno superato tutte le fasi di sperimentazione ed hanno avuto l’autorizzazione all’immissione in commercio dalle autorità competenti, possono essere disponibili nelle farmacie e acquistati dopo prescrizione medica. Ci sono poi farmaci che sono resi disponibili solo per la somministrazione ospedaliera.

Alcuni farmaci commercializzati per altre indicazioni, vengono resi disponibili ai pazienti, pur in assenza di indicazione terapeutica specifica per il COVID-19, sulla base di evidenze scientifiche spesso piuttosto limitate. Proprio in considerazione dell’alto livello di incertezza con cui queste terapie sono messe a disposizione e del particolare stato di emergenza rispetto ad una pandemia che stiamo imparando a conoscere giorno per giorno, l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) fornisce sul suo sito informazioni aggiornate sui farmaci utilizzati al di fuori delle sperimentazioni cliniche. Allo stesso modo, vengono individuati i farmaci per cui è bene che l’utilizzo rimanga all’interno di sperimentazioni cliniche controllate.

Farsi fare il tampone rino-faringeo è pericoloso perché può provocare gravi danni al cervello

Il tampone è sicuro e non mette a rischio la salute dell’individuo. E’ un importante strumento per diagnosticare la presenza del virus nelle mucose rino- faringee. Deve essere effettuato da operatori sanitari specializzati che garantiscono la corretta esecuzione della procedura.

Il clima caldo uccide il virus. Basta mettersi al sole pieno per prevenire l’infezione

Non esistono evidenze scientifiche che esporsi al sole, o vivere in Paesi a clima caldo, prevenga l’infezione da nuovo coronavirus. Casi di Covid-19 sono stati registrati anche in Paesi con clima caldo.

Assumere tanta vitamina C previene il contagio da nuovo coronavirus

Assumere il corretto quantitativo di vitamine attraverso una dieta corretta e bilanciata è importante per la salute, invece assumere un quantitativo di vitamine superiore al normale fabbisogno, ad esempio assumendo integratori alimentari se non si è in una situazione di carenza vitaminica, può essere addirittura nocivo. Gli integratori alimentari, come evidenziato nel rapporto dell’istituto superiore di sanità “Integratori alimentari o farmaci? Regolamentazione e raccomandazioni per un uso consapevole in tempo di Covid-19” possono essere utilizzati per migliorare lo stato di benessere dei soggetti sani, ma il loro utilizzo a scopo terapeutico è improprio e potenzialmente pericoloso per la salute. Inoltre la circolare del ministero della Salute del 26 aprile 2021 “Gestione domiciliare dei pazienti con infezione da SARS-CoV-2” sottolinea come al momento non esistono evidenze solide e incontrovertibili (ovvero derivanti da studi clinici controllati) di efficacia di supplementi vitaminici e integratori alimentari (come vitamine, inclusa vitamina D, lattoferrina, quercitina), il cui utilizzo per previene il contagio da nuovo coronavirus non è, quindi, raccomandato

Respirare aria calda dall’asciugacapelli elimina il virus dalla gola perché con il caldo muore

Respirare aria calda dall’asciugacapelli non mette al riparo dal contrarre l’infezione. L’aria dell’asciugacapelli non può raggiungere le elevate temperature a cui il virus muore. Si otterrebbe solamente un’irritazione delle mucose e si rischierebbero ustioni!

Il nuovo coronavirus può essere trasmesso attraverso le punture di zanzara

Il nuovo coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso le goccioline generate quando una persona infetta tossisce o starnutisce, o attraverso goccioline di saliva o secrezioni dal naso, non attraverso le punture di zanzara.

Se ho fatto il vaccino non posso ammalarmi di Covid-19 e non posso trasmettere l’infezione agli altri

La vaccinazione contro Sars-CoV-2 diminuisce drasticamente il rischio di sviluppare forme gravi della malattia e riduce la necessità di ricovero ospedaliero. In molti casi la vaccinazione è efficace anche nella prevenzione dell’acquisizione dell’infezione e/o della sua trasmissione ad altre persone ma non in tutti. Pertanto, al momento anche le persone vaccinate devono continuare ad adottare le misure di protezione anti-COVID-19.

Per l’elenco completo di tutte le fake news e bufale è possibile consultare il sito del Ministero della salute

S.M.

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Agcm condanna Dentix ma non accerta le responsabilità delle finanziarie

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha condannato Dentix Italia e Dentix Healt Netherlands B.V., socio unico della società italiana, ad una sanzione di 1.000.000 di Euro, a seguito di condotte contrarie alla diligenza professionale e alla prospettazione ingannevole, carente e non trasparente dei servizi offerti. Inoltre Dentix ha ostacolato in maniera aggressiva, secondo il Garante, l’esercizio dei diritti dei consumatori, come quello di risolvere il contratto in mancanza delle prestazioni mediche.

Il procedimento, avviato dopo i reclami di Federconsumatori Modena e altre Associazioni di Consumatori, ha visto la totale assenza di risposte al Garante da parte della fallita Dentix Italia e una semplice nota della Società madre, che negava ogni ruolo nella vicenda. Tantissimi i pazienti coinvolti, mille dei quali assistiti da Federconsumatori in Emilia Romagna; moltissimi i casi drammatici, di persone con importanti interventi in corso sospesi per mesi, di interventi sommari e malfatti, di contratti sottoscritti nei giorni precedenti la chiusura degli ambulatori Dentix.

Attuando pratiche commerciali a dir poco scorrette, Dentix era riuscita a diventare un soggetto rilevante del settore; peccato che si trattasse di un castello di carte, con un solo bilancio presentato, nel 2018, peraltro con un pesante passivo.

Il Garante ha accertato la condotta piratesca di Dentix ed ha emesso una sentenza che difficilmente avrà corso. Restano purtroppo in ombra, nella sentenza, le responsabilità delle finanziarie che operavano con Dentix: Fiditalia, Cofidis e Deutsche Bank. Perché quello del finanziamento era parte integrante delle condizioni per attivare le prestazioni di Dentix, e solo una minima parte dei pazienti ha pagato con altre modalità.

Delle tre finanziarie soltanto Cofidis viene “rimandata” dal Garante e dovrà ottemperare ad una serie di impegni, in assenza dei quali sarà sanzionata. Manca completamente, nella decisione del Garante, la responsabilità delle finanziarie circa l’accertamento dello stato finanziario e organizzativo di Dentix, della mancata presentazione dei bilanci, delle opacità gestionali, come tempestivamente segnalato da Federconsumatori Modena.

Va però detto che la grande “spinta” delle finanziarie a trovare accordi con i propri clienti, tramite le Associazioni dei Consumatori, nasce proprio dalle ripetute segnalazioni di queste all’Autorità Garante. Inoltre va ricordato (ma questo non era compito del Garante) che non è ancora stata fatta luce sulle importanti responsabilità di alcuni Medici che operavano in alcune sedi Dentix in un regime non distante dal franchising.

Ciò nonostante la soddisfazione di Federconsumatori Emilia Romagna per la decisione del Garante è forte; una sentenza che, in qualche modo, parla anche al sistema del Credito al Consumo, agli Ordini professionali del settore e alla Politica.

Tutti debbono fare di più; Dentix è la terza Clinica dentistica a fallire in pochi anni, e da tempo si rincorrono voci sulla possibile crisi di altre. E’ necessario cambiare il quadro normativo, debbono crescere le tutele reali verso i consumatori, verso i pazienti.

Non si gioca sulla Salute dei cittadini. Non possono ripetersi casi come quello di Dentix. Non possiamo restare inerti, in attesa di ulteriori fallimenti, di altri disastri annunciati.

S.M.
Foto freepik senivpetro

Bologna, 22 settembre 2021

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Convivere nella pandemia imparando a riconoscere lo stress e il potere della resilienza

Nell’ambito del progetto “ Al tuo fianco. Le associazioni dei consumatori al servizio dei cittadini durante la pandemia da Covid 19” realizzato con fondi Ministero dello Sviluppo Economico riparto 2020, la Federconsumatori di Piacenza ha ricercato sul proprio territorio sinergie, competenze e professionalità che sono intervenute per affrontare, nei diversi ambiti, l’emergenza socio sanitaria intervenuta con la pandemia da Covid 19. Grazie al contributo degli Educatori di Strada, una realtà ben consolidata e conosciuta nella nostra provincia, si sono potute intrecciare e completare iniziative a sostegno di chi ha sopportato con maggiore disagio le conseguenze socio-psicologiche della pandemia.

“Convivere nella pandemia imparando a riconoscere lo stress ed il potere della resilienza” è un contributo, riteniamo prezioso, per riconoscere e gestire in positivo, le emozioni causate da eventi straordinari e drammatici.

Angela Cordani

(Presidente Federconsumatori Piacenza APS)

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Green pass: attenzione alle truffe. Arriva l’app anti-falsi

​A pochi giorni dal 6 agosto, data dalla quale sarà obbligatorio esibire il Green Pass per accedere agli eventi aperti al pubblico e per consumare al chiuso in ristoranti e bar, già si moltiplicano le offerte di Green Pass contraffatti e i tentativi di truffa.

La Polizia Postale ha messo in guarda da un messaggio che circola su WhatsApp di questo tenore: “In questo link puoi scaricare il certificato verde Green Pass COVID-19 che ti permette liberamente di muoverti in tutta Italia senza mascherina” . A parte il fatto che il Green Pass non abolisce l’obbligo di indossare la mascherina al chiuso o in caso di assembramenti, il messaggio è un tipico caso di phishing: l’utente viene dirottato su un sito simile a quello istituzionale dove gli viene chiesto di inserire i dati personali a bancari, ovviamente a scopi fraudolenti.

Per non cadere nella trappola, consigliamo di fare molta attenzione ai link e di scaricare il Green Pass unicamente dai canali ufficiali: l’app IO, l’app Immuni, il Fascicolo Sanitario Elettronico , il sito www.dgc.gov.it . In caso di difficoltà ci si può rivolgere in farmacia oppure dal proprio medico di base.

Per contrastare il fenomeno, purtroppo già diffuso, della vendita di Green Pass contraffatti, il Governo ha messo a disposizione, l’app VERIFICAC19, rivolta agli esercenti che dovranno procedere alla verifica del Green Pass.

Ricordiamo che i soggetti tenuti alla verifica del Green Pass sono i pubblici ufficiali (nell’esercizio delle loro funzioni), i titolari e gli addetti al controllo delle strutture ricettive e dei pubblici esercizi, i proprietari o detentori dei luoghi presso i quali si svolgono eventi, i gestori delle strutture che erogano prestazioni sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali (case di riposo, ecc).

L’app funziona attraverso la verifica delle chiavi pubbliche utilizzate per firmare le certificazioni e quindi assicurarsi che il QR code sia legittimo. Non salva in locale i dati dei singoli Green Pass. L’addetto al controllo deve semplicemente scansionare il QR Code e comparirà una delle schermate, a seconda se il Green Pass è valido, non valido o scaduto.

La app indicherà poi il nome, il cognome e la data di nascita dell’intestatario della certificazione, che l’addetto al controllo deve verificare con un documento di identità

Questa app dovrebbe scoraggiare coloro che pensano di aggirare l’obbligo utilizzando il Green Pass di qualche parente o comprandolo sui numerosi gruppi Telegram che offrono certificazioni false a cifre che vanno dai 100 ai 400 euro.

Le sanzioni, per chi accede a eventi o locali senza Green Pass sono piuttosto salate sia per l’utente sia per l’esercente (fino a 1000 euro); in più, in caso di tripla reiterazione, l’esercente rischia anche la chiusura dell’attività da 1 a 10 giorni. Ma c’è di più: il cittadino sorpreso a utilizzare un Green Pass contraffatto rischia una denuncia penale di falso.

S.M.

Realizzato con i fondi del ministero dello sviluppo economico. Riparto 2020
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Non solo Green Pass: il modulo PLF per il tracciamento dei viaggiatori

Simile sotto diversi punti di vista al Green Pass (di cui abbiamo scritto recentemente in questo articolo) ma diverso per finalità ed indipendente dall’avvenuta vaccinazione o guarigione, il “Passenger Locator Form” è stato introdotto dalla Commissione europea nel mese di marzo 2021, quindi prima delle certificazioni verdi, per consentire alle autorità sanitarie dei Paesi membri il tracciamento di eventuali contatti a rischio contagio.

Il modulo, in formato digitale (dPLF) e solo eccezionalmente cartaceo a fronte di impedimenti tecnologici, raccoglie le informazioni necessarie all’individuazione di passeggeri che siano stati esposti ad una malattia infettiva, principalmente il Covid-19, durante un viaggio a bordo di un mezzo di trasporto (nave, aereo, treno, autobus o automobile).

Non tutti i Paesi prevedono la compilazione del modulo PLF in entrata, né per tutte le modalità di trasporto, né per tutti i componenti di una stessa famiglia. Gli aggiornamenti sono incessanti, quindi prima di programmare un viaggio, o al limite prima della partenza, è bene raccogliere tutte le informazioni necessarie ad evitare spiacevoli epiloghi. Su questo sito trovate l’elenco dei diversi PLF nazionali, mentre a questa pagina trovate le informazioni relative al dPLF europeo, necessario per l’ingresso dall’estero in Italia e per recarsi a Malta, le uniche nazioni che si sono appoggiate direttamente alla piattaforma dell’Ue. Un’utile panoramica delle restrizioni agli spostamenti nel continente si trova sul sito Re-open EU.

In linea generale, le informazioni richieste per la compilazione sono: nome e cognome del viaggiatore, estremi di un documento d’identità, recapito telefonico, indirizzo di residenza o domicilio nazionale, mezzo di trasporto, data e orario di arrivo previsto, indirizzo di alloggio, nominativi delle persone con cui si viaggia, un contatto di emergenza.

Per viaggiare consapevoli ed informati, consultate anche il nostro recente articolo su cancellazioni e rimborsi, oltre a continuare a seguire le nostre pagine Facebook ed Instagram.

E.A.

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(foto di Free-Photos da Pixabay)

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Green pass, cosa succede dal 6 agosto

Se all’inizio del mese di giugno facevamo il punto (in questo articolo) sulle “certificazioni verdi Covid-19” introdotte per agevolare gli spostamenti tra le regioni italiane, prima, e poi tra i Paesi membri dell’Unione europea, all’inizio del mese di agosto lo stesso strumento assumerà una nuova funzione entro i confini nazionali, allo scopo di incentivare la partecipazione alla campagna vaccinale e di prevenire l’aumento del numero dei contagi.

Il decreto legge n. 105/2021 del 23 luglio scorso contiene, oltre alla rilevante proroga dello stato di emergenza sino alla fine di quest’anno (31 dicembre 2021), alcune misure urgenti per “fronteggiare l’emergenza epidemiologica e per l’esercizio in sicurezza di attività sociali ed economiche”. Tra queste, la limitazione della possibilità di svolgere determinate attività o di accedere a specifici luoghi sulla base del possesso del cosiddetto Green Pass. A partire dal 6 agosto 2021 solo le persone già in possesso della certificazione verde Covid-19 comprovante l’inoculazione almeno della prima dose vaccinale Sars-CoV-2 (con validità 9 mesi) o la guarigione dall’infezione da Sars-CoV-2 (con validità 6 mesi) o l’effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo al virus Sars-CoV-2 (con validità 48 ore) potranno accedere a (art. 3 comma 1, d.l. 105/2021):

  • servizi per la ristorazione svolti da qualsiasi esercizio per consumo al tavolo al chiuso;

  • spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportivi;

  • musei, altri istituti e luoghi della cultura e mostre;

  • piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso;

  • sagre e fiere, convegni e congressi;

  • centri termali, parchi tematici e di divertimento;

  • centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, i centri estivi e le relative attività di ristorazione;

  • attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò;

  • concorsi pubblici.

Ancora nessuna disposizione relativa ai trasporti pubblici.

È inerente e degna di nota anche la previsione (art. 5 comma 1, d.l. 105/2021) che il Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza, il Generale di Corpo d’Armata Figliuolo, debba definire, d’intesa col Ministro della salute, un protocollo d’intesa con le farmacie e con le altre strutture sanitarie al fine di assicurare fino al 30 settembre 2021 la somministrazione di test antigenici rapidi a prezzi contenuti.

Il protocollo dovrà tenere conto in particolare dell’esigenza di agevolare ulteriormente i minori di età compresa tra i 12 e i 18 anni.

S.M.

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Indagine sulla sanità territoriale e sui servizi offerti dai medici di medicina generale

PARTECIPA ALL’INDAGINE!

La presenza ramificata di Servizi Sanitari Territoriali è una necessità che l’emergenza sanitaria del Covid-19 ha ancor più evidenziato ed in questo contesto i medici di medicina generale (medici di famiglia) svolgono un ruolo importante. Essi rappresentano il primo riferimento sanitario sul territorio a cui i cittadini si rivolgono per affrontare gli aspetti attinenti la sfera della salute. Una figura importante che accoglie, cura ed indirizza il paziente ma che, negli anni recenti, ha registrato situazioni di criticità tra le quali quelle legate alla difficoltà di reperire i medici nella quantità utile a garantire le sostituzioni rese necessarie a seguito di pensionamenti, trasferimenti o altri motivi.

A parere nostro è divenuto utile affrontare una riflessione volta a trovare soluzioni condivise a queste criticità e sollecitare investimenti e azioni concrete per adeguare i servizi sanitari territoriali alle esigenze dei cittadini. E’ per questo che riteniamo importante conoscere la tua opinione nel merito e ti chiediamo di dedicare qualche minuto per rispondere, in forma anonima, ad alcune domande contenute nel questionario online.

Di seguito il link contenente il questionario anonimo promosso da Federconsumatori Emilia-Romagna, SPI-CGIL Modena, FP-CGIL Modena, SPI-CGIL Reggio Emilia, FP-CGIL Reggio Emilia, AUSER Reggio Emilia: clicca qui per compilare il questionario

Ti ringraziamo per il contributo che vorrai dare alla nostra indagine che pensiamo sia utile per tutto il territorio regionale”.

Indagine realizzata nell’ambito del progetto: “La città, il territorio e le nuove sfide” L.R. 4/17 annualità 2021

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Certificato verde Covid-19: Green Pass. Come si ottiene, come funziona, quanto dura. Scarica l’infografica di Federconsumatori ER

Prende il via anche nel nostro Paese il Green Pass, la Certificazione verde Covid-19, il documento gratuito, in formato digitale e stampabile, che facilita la partecipazione a eventi pubblici (come concerti, fiere, gare sportive, feste in occasione di cerimonie), l’accesso alle residenze sanitarie assistenziali e lo spostamento in entrata e in uscita da territori eventualmente classificati in “zona arancione” o “rossa”.

La certificazione è il risultato del lavoro di diversi ministeri, quello della Salute, dell’Economia e delle Finanze e dell’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale, con la collaborazione della Struttura Commissariale per l’emergenza Covid-19 e con il supporto del partner tecnologico Sogei. Essa contiene un QR Code che consente di verificarne autenticità e validità.

Green Pass, come si ottiene

Il documento attesta una delle seguenti condizioni:

  • vaccinazione anti Covid-19;

  • test antigenico rapido o molecolare negli ultimi due giorni risultato negativo;

  • avvenuta guarigione dal Covid-19 negli ultimi 6 mesi;

Green Pass, quanto dura

Il green pass ha durate differenti:

per chi è stato vaccinato con la prima dose è necessaria un’attesa di 15 giorni dalla vaccinazione per ottenerlo, mentre chi ha ricevuto la seconda inoculazione avrà il QR code immediatamente: la durata in entrambi i casi è di 9 mesi.

per chi ha fatto il tampone la validità è di 48 ore.

per chi è invece guarito dal virus, la validità del green pass è di 6 mesi dal certificato di avvenuta guarigione.

Nel caso in cui si contragga il virus (l’evento viene immediatamente segnalato nella banca dati del sistema sanitario nazionale) il certificato viene revocato.

Green Pass, come funziona:

con l’attivazione della piattaforma nazionale realizzata e gestita da Sogei, a partire dal 17 giugno, i cittadini riceveranno le notifiche via email o sms (a seconda del sistema di richiesta che hanno scelto) con l’avviso che la certificazione è disponibile, il relativo codice di autenticazione (AUTHCODE) e brevi istruzioni per recuperare la certificazione e per scaricarla sui vari dispositivi (smartphone, pc, ecc).

Solo a seguito del ricevimento della notifica è possibile effettuare la richiesta del green pass.

L’invio dei messaggi e lo sblocco delle attivazioni proseguiranno per tutto il mese di giugno. Dal 28 giugno il sistema sarà completamente operativo, in previsione dell’attivazione del pass europeo programmata per il 1 luglio.

Per proteggere i dati personali, solamente il personale a cui competono i controlli potrà richiedere l’esibizione del QR Code.

Green Pass, dove richiederlo:

La Certificazione verde COVID-19 si potrà visualizzare, scaricare e stampare su diversi canali digitali:

Dal 1 luglio la Certificazione verde COVID-19 sarà valida come “Eu digital COVID certificate”, con cui sarà più facile viaggiare da e per tutti i Paesi dell’Unione europea e dell’area Schengen.

Ulteriori informazioni si possono ricercare ed eventualmente richiedere:

sul sito www.dgc.gov.it

al Numero Verde della App Immuni 800.91.24.91, attivo tutti i giorni dalle ore 8 alle ore 20

allo sportello Covid Federconsumatori Emilia Romagna chiamando il 379 249 0341(lun,merc,ven dalle 12 alle 14) o scrivendo a sportellocovid@federconsumatorier.it

Di seguito potete scaricare l’infografica di Federconsumatori ER

E.A & S.M.

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